I miei libri

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CARO AGLI DEI

Quando Giulia e Guglielmo si incontrano per la prima volta lei è una bambina e lui un uomo adulto. Può una differenza d’età così importante annullarsi e svanire quando le loro vite si rincontrano, quindici anni dopo? La risposta a questa domanda è sì, ma ciò non vuol dire che non ci sia un prezzo da pagare. I due protagonisti sanno che ciò che è caro agli dei non può durare per sempre. O, almeno, non in questa vita.

“La ama, quella giovane donna, appena una bambina per un uomo della sua età. La ama disperatamente, ormai se ne rende conto, a che servirebbe tenerlo ancora nascosto? La ama e non ci può fare nulla, lei è riuscita lì dove mille altre hanno sempre fallito: gli ha dato tutta se stessa senza pretendere niente in cambio, l’ha accolto, per quello che è, senza tentare in nessun modo di cambiarlo, nella buona e nella cattiva sorte, con o senza Livia. Ha semplicemente accettato di stargli accanto e domani, domani…”

La Sirena Edizioni (3 luglio 2019)

Chi lo ha letto, ha detto:

Eleonora Marsella

Il peso di una scelta fatale è ciò che vuole farci sentire Annapaola Prestia con il suo Caro agli dei…, edito da La Sirena. Si narra la vicenda di Guglielmo, maturo insegnante di psicologia, e Giulia, giovane studentessa del suo corso. Giulia, già conosciuta da Guglielmo in un’occasione quando era ragazzina, torna da lui dopo quindici anni sfoggiando tutta la sua bellezza fiorita: questo turberà nel profondo il cuore di Guglielmo, legato da anni alla sua compagna in una piatta routine da cui non ha mai avuto il coraggio di sottrarsi. Alle sue spalle una bella casa, una carriera sicura e una compagna che lo ama; di fronte a lei una giovane in cerca del suo posto nella società, piena di sogni, dubbi, speranze e paure. Guglielmo si dimostrerà capace di ignorare ogni cosa e seguire il suo istinto, temendo solo il giudizio degli “dei” – da qui la citazione di Menandro usata come titolo – che osservano ogni sua mossa.

L’autrice ci dona una storia comune, magari familiare, resa intensa dal vortice di sensazioni che travolge i due amanti. In questo vortice si sente tutto il peso che grava sui loro cuori, attraverso l’impulsività delle scelte che fa voltare loro le spalle alla sicurezza di una vita comoda seppur priva di passione. Il tutto condito con qualche pizzico di riferimenti a opere del passato come Shakespeare e Petrarca, che aggiungono sapore a una ricetta già gustosa.

Caro agli dei… vi saprà indubbiamente coinvolgere, emozionare e trasportare dall’inizio alla fine. Consigliato a chi ricerca il giusto valore di una scelta, grande o piccola che sia.

Rossella - L'angolo del Verde

Roma, incantevole palcoscenico dove gli avvenimenti del libro si susseguono, vede celebrarsi un rapporto molto forte, che si consuma nella delicata dimensione che intercorre fra pubblico e privato. Guglielmo, uomo maturo di quarantacinque anni, e Giulia, giovane donna nel fiore della sua bellezza ed esuberanza, scoprono un legame unico – una passione travolgente che supera anche la fisicità per andare a sfiorare le corde più intime delle loro anime.Ad accomunarli una professione, la psicologia; a legarli indissolubilmente un breve e remoto passato che li ha già visti incontrare quando lei ancora era solo bambina; ad infuocarli un sentimento inestinguibile. A dividerli tutto il resto. Pagina dopo pagina il lettore partecipa in prima persona ad una storia narrata con linguaggio accattivante, sincero al punto da scoprire le fragilità più profonde e sconvolgenti dell’essere umani. Il lettore vive – quasi in prima persona – una vicenda che scorre su un filo teso e molto sottile, fra ciò che si può urlare al mondo intero e ciò che è meglio tacere, fra ciò che è bene accetto socialmente e ciò che è un vero e proprio affronto agli Dei.La trama spesso erotica del libro è tinta da una costante eleganza, che l’autrice sfoggia in questo libro con raffinata padronanza del linguaggio e grande sensibilità nell’affrontare anche le tematiche più delicate e più discusse. In una società che costantemente ridisegna le guide morali, i boni mores della famiglia e delle relazioni – la giovane Annapaola Prestia ci ricorda la potenza di un amore che valica ogni limite ed ogni convenzione.

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STELLE IN SILENZIO

Un ultimo viaggio. Insieme. Una madre che sta morendo lentamente per un male che la divora ed una figlia che si inietta la vita nelle vene per difendersi dalla realtà che l’ha uccisa tanti anni prima. Un ultimo viaggio. Insieme. Millecinquecento chilometri da percorrere in tre giorni. È l’ultimo desiderio di una madre che sa dove vuole andare e perché, mentre la giovane Kara non fa altro che onorare a malincuore una promessa. È un viaggio che cambia tutto, un viaggio alla ricerca di una verità rimasta nascosta per tanti anni, come un segreto pericoloso che ha bisogno di troppa forza per poter essere rivelato. O ascoltato. Cosa si cela tra le pieghe della vita di quella donna? Perché quella ragazza si comporta in modo così superficiale, se nel suo cuore è nascosta una purezza di cui lei stessa non sa niente? Il viaggio della rivelazione. L’ultimo desiderio. Quello di una madre che ha amato sua figlia senza riserve, ma senza riuscire a spiegarlo né a dimostrarlo. Perché dietro quegli occhi c’è ancora un altro amore che strazia il cuore, da cui proviene un odore di morte.

“Sospiro e socchiudo gli occhi: cosa sono i chilometri per un cuore che non ha freni? Per quanto distante possa essere la sua meta, continuerà a tendere verso di essa, punterà dritto al bersaglio, come una freccia che non esaurisce mai la propria spinta, come la tartaruga di Achille. L’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande risiedono entrambi nel cuore che tutti gli esseri viventi portano nel petto.”

Europa Edizioni (19 maggio 2016)

Chi lo ha letto, ha detto:

Giovanni Frisoni

Non considerate questa recensione. Io sono di parte. Conosco personalmente l’autrice, donna di rara vivacità e gradevolezza umana, per essere stato suo tutore nella sua vita da ricercatrice (una delle sue numerose vite…). Ho iniziato a leggere Stelle in Silenzio per un misto di dovere morale e curiosità personale. Non sono riuscito a deporlo fino all’ultima pagina. Se iniziate a leggerlo, assicuratevi di avere alcune ore ininterrottamente libere da dedicargli, potreste avere difficoltà a chiuderlo a metà strada.

Il libro è chiaramente autobiografico, ma non sapremo mai (almeno io non sapro’ mai – e mai vorro’ sapere) quanto vi è di biografia e quanto di finzione letteraria. La madre narratrice, la figlia ribelle, il marito goffo, l’amante devoto, sono tratteggiati cosi’ bene fin nelle piu’ intime pieghe dell’animo e con tinte cosi’ forti, che qualsiasi personaggio reale che li ha ispirati non potrebbe sembrare a un conoscente superficiale che uno slavato acquerello.

Suggerisco questa lettura a chi desideri esplorare coraggiosamente gli antri oscuri della propria mente e del proprio cuore, e che non abbia paura di farsi spogliare dall’occhio intelligentemente indagatore dell’autrice. Occhio che guarda e vede, ma soprattutto capisce e perdona. Perdona senza giudicare. Perdona senza giudicare la debolezza e l’imperfezione dello stato umano, perdona come sa perdonare solo chi si è profondamente e definitivamente perdonato. Ma non considerate questa recensione. Io sono di parte.

Jessica Vernola

Un libro è degno di essere chiamato tale quando è in grado di trasmetterti emozioni, e “Stelle in Silenzio” è un Libro con la L maiuscola. Ho letto questo scritto nel giro di pochissimi giorni e quando l’ho chiuso tra le mie mani non riuscivo a smettere di pensarci. Una storia così profonda, intensa… semplicemente meravigliosa. Pagina dopo pagina madre e figlia ti entrano nel cuore per non uscirne più. Il loro rapporto è difficile, complicato, fa male ma fa ragionare… lascia brividi sulla pelle e tanto a cui pensare.
Questo libro è sopratutto un grandissimo insegnamento: mai dare per scontato le persone che ci sono accanto, sopratutto quelle che amiamo, perché possono essere più speciali di quanto pensiamo.
Lo consiglio a tutti! A lettori di ogni età. Comprare questo libro è un piccolo grande dono che possiamo fare al nostro cuoricino.
Buona lettura!

La soffitta dei libri dimenticati

Madre e figlia, Maria e Kara.
Due donne che la vita ha spezzato, che non si sono mai comprese fino in fondo, per colpa di segreti e rimpianti che pesano come macigni e dividono con muri spessi d’odio.
Ma Maria, che lentamente sta morendo e che ha sempre amato la figlia (senza tuttavia averglielo saputo dimostrare), ha deciso di intraprendere un ultimo viaggio on the road, da Trieste a Roccalumera, con la sua ribelle aviatrice Kara.
I segreti ed i rimpianti stanno per essere condivisi da queste anime fragili che non si conoscono, ma che si amano oltre ogni misura.
Perché si sa che l’odio è la contrapposizione dell’amore, e chi odia, semplicemente, ama.
[…] Una vita difficile, quella di Maria, il cui solo ed unico desiderio è sempre stato quello di essere amata ed amare senza riserve e di cantare alla Scala di Milano.
Ma sarà proprio a Milano che, nel giro di quattro mesi, capirà che seguire il cuore non è sempre la scelta giusta.
Solo che il passato, qualche anno dopo, ritorna a bussare alle porte del cuore di Maria e, a Firenze, la donna rincontrerà Vittorio, l’uomo che ha sempre amato.
E perderà qualcuno che era, per lei, più importante della sua stessa vita, distruggendola così tanto da portare il peso del rimpianto e non permettendole di apprezzare appieno la presenza della piccola Kara.
[…] Alla fine di questo viaggio, Maria e Kara si riconosceranno anime simili, più di quanto entrambe avrebbero voluto, e la ribelle figlia, finalmente, capirà che c’è un perché per tutto e che gli errori derivano da un’enorme catena che si tramanda di madre in figlia, aggiungendo un anello dopo l’altro fatto di rimorsi e dolore.
Sarà allora che Kara, consapevole finalmente di chi è e da dove viene, imparerà la lezione più grande: non si sfugge da sé stessi, ma con la memoria storica si può migliorare la vita dei propri figli, aiutandoli a non commettere più gli stessi errori.

Una storia che è fin troppo reale, che entra nel cuore del lettore e non ne esce più.
Annapaola, narratore silente, scrive con delicatezza e rispetto ogni ricordo, sapendo calamitare l’attenzione fin dalle prime righe di questa storia familiare che potrebbe essere quella di ognuno di noi.
E fa sorgere spontanea una domanda: si può perdonare senza giudicare?

Consigliatissimo a chi ama le storie vere e non edulcorate dalla fantasia, storie che fanno emozionare e che lasciano il segno nel profondo.

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EWAS

Formato Kindle

Valentina, una ragazza di quindici anni e suo padre, arrivati da pochi mesi direttamente dal Sud Italia in un paesino tra le Alpi del Nord, sono alle prese con una serie di difficoltà legate al trasloco, alla solitudine, alle incomprensioni e al dolore. Entrambi in lutto per la perdita prematura di una donna che è stata madre per l’una e moglie per l’altro, si ritrovano a fare i conti con un rapporto a due per il quale non sono pronti e all’interno del quale ognuno custodisce i propri segreti ed elabora, soffrendo, le proprie bugie. A sconvolgere la monotonia della vita di paese e i difficili equilibri familiari arriva Christian, un uomo dal passato misterioso, affascinante, ultimo di una tribù estinta di indiani d’America, in fuga da qualcosa che sembra precludergli la possibilità di stringere contatti con altri esseri umani. Tra Christian, di dieci anni più grande e Valentina, alle prese con i turbamenti della propria adolescenza, scatta un’alchimia irresistibile che li porterà ad essere,incredibilmente, prima amici e poi complici, fino all’incredibile finale.

“Ero la maga della peste, la fata del dolore color porpora, giudice e giuria di me stessa ed avevo appena sentenziato, legiferato riguardo al mio status. Ancora una volta, ero colpevole: di codardia nei confronti di mia madre, di superbia in quelli di mio padre. Rilasciai lentamente, gradualmente, la pelle violata del mio avambraccio sinistro ed ammirai la perfezione rotonda, il marchio della mia colpa che troneggiava su tutti gli altri segni meno recenti, quasi il negativo di una foto surrealista che rappresentasse un cielo stellato e, per un attimo, la purezza della sofferenza fisica si sostituì ad ogni pensiero.”

Abel Books (6 febbraio 2016)

Chi lo ha letto, ha detto:

Salvatore Impronta

La scrittura delicata ed incisiva si può, oramai, considerare una tratto stilistico inconfondibile dell’autrice. La narrazione procede con un ritmo che alterna armoniosamente la sospensione introspettiva ed il tumultuoso precipitare degli eventi. Un libro destinato a costituire un’autentica rivelazione per la sensibilità di ciascun lettore ed a lasciare, nella profondità del suo animo, una traccia che non potrà svanire.

Alessandra Castelli

Ho acquistato questo ebook su suggerimento di un’amica, senza sapere che cosa aspettarmi e l’ho trovato assolutamente perfetto, un piccolo capolavoro a cavallo tra sensibilità, erotismo, romanticismo e introspezione. Mi hanno detto che l’autrice è una psicologa: si vede da come è in grado di tratteggiare le diverse sfumature dell’animo umano. Lo consiglio vivamente.

Scrivimi, sarò felice di risponderti!

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